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IT-Wallet a gennaio con tessera sanitaria e patente

17 mag, 2024 | IT-Wallet, tessera sanitaria, patente, IO | News IT | View Counts (374) |

Il portafoglio digitale italiano, noto come IT-Wallet, sarà disponibile a gennaio 2025. La conferma è arrivata da Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica, durante un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore. I cittadini potranno digitalizzare carta d’identità e patente di guida.

IT-Wallet su app IO

Il Sistema IT-Wallet è stato istituito con il decreto legge n. 19, approvato durante il Consiglio dei Ministri n. 71 del 26 febbraio. Prevede la creazione di due portafogli (IT-Wallet), uno pubblico e uno privato. Il primo consentirà di avere i principali documenti in formato digitale nell’app IO.

Il Sottosegretario ha comunicato che, entro luglio 2024, verrà avviata una prima fase di test con l’attivazione delle versioni digitali di tessera sanitaria, patente di guida e carta europea della disabilità. Entro settembre, i test verranno estesi ad un numero maggiore di cittadini. Nel frattempo è prevista la stesura dei decreti attuativi, tra cui quello che definirà le linee guida su caratteristiche tecniche e tipologia di servizi disponibili con IT-Wallet.

Il lancio ufficiale avverrà entro il mese di gennaio 2025, quando gli utenti potranno scaricare l’ultima versione dell’app IO e usare il portafoglio digitale. Per il login servirà lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o la CIE (Carta di Identità Elettronica).

L’Italia vuole anticipare il debutto del portafoglio digitale europeo (European Digital Identity Wallet), previsto nel 2026, per testare l’infrastruttura in vista dell’interoperabilità transfrontaliera. Ciò significa che i cittadini italiani non potranno usare le versioni digitali dei documenti all’estero.

Per quanto riguarda la sicurezza, gli utenti potranno scegliere quali dati condividere con terze parti. Inoltre, l’accesso ad alcuni servizi richiederà obbligatoriamente la CIE, in linea col regolamento europeo eIDAS 2.0.

Fonte: Luca Colantuoni per Punto-informatico.it

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